L’origine della tartare, un piatto a base di carne o pesce finemente tritati o macinati, è oggetto di dibattito tra gli storici gastronomici. Tuttavia, ci sono alcune teorie prevalenti sull’origine di questo piatto.
Una teoria suggerisce che la tartare abbia avuto origine nelle steppe dell’Asia centrale, in particolare tra le tribù nomadi dei Tartari o dei Mongoli.
Esse erano solite macinare la carne del bestiame tra due pietre e consumarla cruda o appena marinata per renderla più tenera e digeribile. Questa pratica si sarebbe poi diffusa attraverso le rotte commerciali e sarebbe stata adottata in Europa, dando vita alla tartare come la conosciamo oggi.
Un’altra teoria suggerisce che la tartare abbia avuto origine in Europa, specificamente in Francia o in Russia. Nel primo Paese, si dice che il piatto sia stato creato dai cuochi dell’esercito di Napoleone Bonaparte, che avrebbero tritato la carne per renderla più facile da mangiare durante le lunghe campagne militari.
Nel secondo Paese, la versione russa del piatto chiamata “Steak Tartare” è diventata popolare verso la fine del XIX secolo, anche se l’origine precisa rimane incerta.
Indipendentemente da ciò, la tartare è diventata un piatto apprezzato in tutto il mondo e ha assunto diverse varianti regionali.
Oggi, la tartare di manzo è la versione più comune, ma esistono anche varianti a base di pesce, come il salmone tartare, e persino varianti vegetariane che utilizzano ingredienti come i funghi o i vegetali, anche all’interno degli amatissimi ristoranti giapponesi.
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